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Valutazione Acquisto Pasquarosa Arte Moderna e Contemporanea - Quadri e Dipinti


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Valutazione Arte Moderna e Contemporanea - Quadri e Dipinti di Pasquarosa


Pasquarosa


Pasquarosa, pseudonimo di Pasquarosa Marcelli (Anticoli Corrado, 9 novembre 1896 – Camaiore, 1973), è stata una pittrice e modella italiana.

Biografia
Pasquarosa nasce ad Anticoli Corrado (Roma), il 9 novembre 1896 da Francesco Marcelli e Maria Meddi, contadini. Seguendo l’esempio della zia, Maria Lucantoni, e di altre ragazze nella sua stessa condizione sociale ed economica, nel 1912 si trasferisce a Roma per lavorare come modella. Posa per Felice Carena, Nicola D’Antino e Umberto Natale (Nino) Bertoletti (Roma, 28 ottobre 1889-21 gennaio 1971) come testimoniano i dipinti con i quali egli concorre al Pensionato Artistico Nazionale del 1912-13 (Un gruppo di donne guarda un’adolescente nuda) e del 1913-14 (Giovinette che ascoltano un pastorello suonare la cornamusa) per la classe di pittura. Legatasi sentimentalmente a Bertoletti ne condivide lo studio in via San Nicola da Tolentino (1912-13) e di Villa Strohl-fern (1913-15) da tempo sede di una vivace koiné artistica animata in quel periodo da, tra gli altri, Cipriano Efisio Oppo, Carlo Socrate, Roberto Melli….. Sollecitata da tale contesto e sostenuta da Bertoletti diventa pittrice, nella cui veste esordisce alla terza Secessione romana del 1915 suscitando immediata attenzione da parte della critica, così come avviene all’edizione dell’anno successivo; il 23 ottobre dello stesso anno si unisce civilmente a Bertoletti (testimone Enrico di San Martino), col quale va ad abitare in via Antonio Bosio 15 in una casa di proprietà di Luigi Pirandello. Il 29 aprile 1916 nasce il primo figlio, Giorgio; il secondo, Carlo Francesco, verrà alla luce il 30 aprile 1924 (padrino di battesimo, Angelo Zanelli). Durante il primo conflitto mondiale, mentre Nino assolve i propri obblighi militari, prosegue il proprio apprendistato pittorico al quale affianca quello di base sostenuta dagli amici del marito, primo fra tutti Carlo Socrate. Nel 1918 è invitata alla Mostra d’Arte Giovanile alla Casina del Pincio ideale prosecuzione dell’esperienza delle Secessioni ove si danno appuntamento alcune delle più significative presenze dell’arte romana del periodo compreso Cipriano Efisio Oppo il quale, recensendola su “L’Idea Nazionale”, scrive di un “fenomeno Pasquarosa” mentre Mario Recchi, su “Regina”, ne parla come di un vero e proprio “caso”; lo stesso anno è anche a Bimbi e Fiori che, promossa dalla Società Amatori e Cultori, coinvolge un campionario tanto variegato quanto rappresentativo del panorama creativo del tempo. Nel 1923 espone da Bragaglia. Per qualche tempo, nel corso degli anni Venti, lascia la scena espositiva per dedicarsi alla famiglia; tuttavia continua a dipingere e ad ampliare i propri orizzonti culturali compiendo, tra l’altro vari viaggi, ad esempio, a Torino, Parigi e Madrid nel 1925. Il 9 giugno 1927 sposa con rito religioso Nino Bertoletti presso la chiesa di S. Agnese Fuori le Mura, testimoni Cipriano Efisio Oppo e Alberto Francini; lo stesso anno, si riaffaccia sulla scena pubblica prendendo parte a numerose mostre. Il 1929 è un anno cruciale nella sua esistenza. Soggiorna per quattro mesi a Parigi ove il figlio Carlo Francesco viene sottoposto ad un intervento chirurgico alla gola; a febbraio l’Arlington Gallery di Londra le dedica un’ampia personale introdotta in catalogo da un testo di Emilio Cecchi così come, in primavera, la Prima mostra del sindacato laziale fascista a Roma le riserva una sala (sarà di nuovo alla sindacali del 1930, 1932, 1936, 1937, 1942). Nel 1930 esordisce alla Biennale di Venezia (ove farà ritorno nel 1932, 1934, 1936, 1948, 1954) ed espone alla Prima Mostra dell’Animale nell’Arte. Nel 1931 esordisce alla Quadriennale di Roma (vi esporrà ancora nel 1935, 1939, 1948, 1955-56, 1959-60, 1966) e prende parte ad una rassegna itinerante negli Stati Uniti tra questo e l’anno successivo. Nel 1933 si trasferisce con la famiglia in via di Monserrato 61 ove rimane fino al 1939 per approdare in via dei Condotti 61, suo indirizzo fino al 1967 quando si trasferirà in via IV Novembre. Durante il periodo bellico trova riparo per sé ed i suoi figli ad Anticoli Corrado mentre Nino fa la spola con Roma. Il 1948 segna una significativa ripresa della sua presenza sulla scena espositiva pubblica essendo ella invitata alle due maggiori rassegne nazionali dell’anno, la quinta Quadriennale romana e la XXIV Biennale veneziana. Il decennio seguente la vede finalmente protagonista di una serie di mostre personali: nel 1951 a Roma da Chiurazzi, nel 1952 da Puccini ad Ancona e poi, sempre a Roma, nel ’55 alla Cassapanca e nel ’58 da Russo. Gli anni Sessanta si aprono ancora con un’iniziativa individuale (Roma, Galleria del Vantaggio) e proseguono con la partecipazione a varie collettive. Il 21 gennaio 1971, in seguito ad una caduta, muore a Roma Nino Bertoletti. Il 20 ottobre 1973, colpita da un collasso, muore lei a Camaiore.
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