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Valutazione Acquisto Remigio Cantagallina Arte Antica - Quadri e Dipinti


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Valutazione Arte Antica - Quadri e Dipinti di Remigio Cantagallina


Remigio Cantagallina


Remigio Cantagallina (Sansepolcro, 1582 o 1583 – Firenze, 1656) è stato un incisore e pittore italiano.

Incisore, disegnatore e pittore, nacque nel 1582 o 1583 (Thieme-Becker, Ricci) molto probabilmente a Borgo Sansepolcro (in un'incisione si firma "Burgensis") da Giovanni Maria, nobile di origine perugina. L'attività del Cantagallina si svolse prevalentemente a Firenze, dove con i fratelli Giovanni Francesco e Antonio fu allievo alla scuola di Giulio Parigi, del quale fu sovente anche collaboratore. Nel 1604 eseguì un dipinto a olio su tela rappresentante l'Ultima Cena, firmato col fratello Antonio, per il convento delle monache di S. Bartolomeo a Borgo Sansepolcro. Nella stessa città (chiesa di S. Marta delle Cappuccine) si trova anche un altro dipinto a lui attribuito rappresentante una S. Famiglia in gloria con S. Michele Arcangelo,S. Giovanni Battista,S. Francesco e S. Marta (non datato). Queste due prove costituiscono le uniche testimonianze di un'attività pittorica del Cantagallina che, sull'esempio del maestro, si dedicò piuttosto all'arte grafica, raggiungendo una sua celebrità nel "disegnar paesi a penna" attestata dal Baldinucci e dal Félibien. Altra sua attività, quest'ultima svolta prevalentemente in rapporto col Parigi e con altri artisti contemporanei, fu quella incisoria: una serie di sette incisioni di paesaggio ci tramanda la più antica opera datata dell'artista (1603), che quindi si era dedicato per tempo al suo genere preferito. Nel 1605 dedicava a Niccolò Capponi una incisione rappresentante la Morte di s. Francesco e nel 1607 incideva un episodio relativo alla guerra condotta dalla flotta toscana comandata da I. Inghirami in Algeria contro i pirati barbareschi, rappresentante il vittorioso Assedio di Bona (questa scena veniva affrescata nel 1608 da Bernardino Poccetti nella sala detta "di Bona", in palazzo Pitti: sei paesaggi affrescati entro fregi decorativi potrebbero spettare al Cantagallina). Nel 1608 collaborava con il suo maestro Giulio Parigi, architetto e scenografo della corte medicea, alla realizzazione di spettacoli allestiti per le nozze di Cosimo II de' Medici con Maria Maddalena d'Austria. In quell'occasione il Cantagallina tradusse in incisione cinque delle composizioni per intermezzi create dal Parigi e diciannove tavole rappresentanti le Navi degli Argonauti costruite per il combattimento navale tenuto in Arno nella stessa occasione. Nell'anno 1609 il Cantagallina incise due composizioni che sono tra le rare da lui firmate e datate: un Tobiolo e l'angelo all'Eufrate (siglata) e un Cristo e la Samaritana, firmata "Remigius Cantagallina Burgensis I. et F. 1609". Una delle più importanti testimonianze biografiche dell'attività del Cantagallina è costituita dal taccuino di centocinque fogli (Biblioteca reale di Bruxelles), nel quale l'artista fermò, di volta in volta, le visioni di paesaggi e di città toccati durante un suo viaggio nei Paesi Bassi. La prima data apposta a uno di questi disegni - che sono anche postillati con annotazioni sui luoghi visitati - è quella del 4 marzo 1612, mentre l'ultima è quella del 28 ott. 1613: si può quindi dedurre che il viaggio nei Paesi Bassi meridionali intrapreso dal Cantagallina , forse in seguito all'invito di un mecenate locale che aveva visitato Firenze, sia avvenuto tra l'inizio del 1612 e la fine dell'anno successivo.

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